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venerdì 4 maggio 2012

Scegliere il giusto nella ex Jugoslavia in guerra

Dal sito "NON SOLO CINEMA"

Scegliere il giusto nella ex Jugoslavia in guerra: intervista a Marco Cortesi di Marianna Sassano

Una chiacchierata su "La scelta - E tu cosa avresti fatto?"

Balcani, 1991 - 1995. Ci sono cinque storie, che sono cinque scelte.
La prima: un autista, mentre Milošević ordina la strage di Srebrenica, salva tutti i suoi passeggeri e li porta a Tuzla, rischiando ad ogni posto di blocco la sua stessa vita. La seconda: un uomo sceglie di aiutare una madre a recuperare suo figlio a Zenica, da più di un anno lontano dalla famiglia, con una guerra in corso e una frontiera nemica, per lui mortale, da attraversare. La terza: un medico rimane a Mostar a curare i feriti di guerra, nonostante la città sia ormai quasi deserta; e quando la pulizia etnica entra anche nel suo condominio, riceve proprio da un “nemico di etnia” la mano necessaria a salvarsi. La quarta: i soldati stanno arrivando, stanno facendo pulizia delle etnie non gradite in città. Nel quartiere è rimasta solo una famiglia “non gradita”, una famiglia paralizzata dalla paura che ora non è più in grado di capire cosa fare. E allora interviene una vicina di casa, la “nemica”, secondo un certo potere: consegna loro i suoi risparmi, li fa scappare, li sprona. E così, li salva. La quinta: un soldato riceve da una vecchia un passaporto che lo obbligherebbe, secondo le regole della guerra etnica, a fucilarla immediatamente. E invece la copre e, col suo tradimento all’esercito, la salva. Cinque storie tutte vere, cinque storie che testimoniano la possibilità di una scelta diversa dall’odio interetnico in quel bagno di terrore che furono i Balcani della guerra civile degli anni ’90. Marco Cortesi e Mara Moschini le raccontano nello spettacolo La scelta - E tu cosa avresti fatto?, andato in scena nel patronato di San Bellino all’Arcella, a Padova, in una serata organizzata dal Gruppo Agesci Padova 12. Sostenuto da Amnesty International e dalla Rai - Segretariato Sociale, La Scelta, da novembre 2011, ha già fatto 88 repliche, e tutte senza alcun compenso per gli autori se non quelli derivanti dalle offerte libere del pubblico. Uno spettacolo a tutti gli effetti militante, che diventerà il prossimo anno un dvd e un libro. Ne parliamo con Marco Cortesi, che già aveva affrontato sul palcoscenico il tema della guerra dei Balcani nel monologo Le donne di Pola, replicato ben 348 volte.   Continua

 

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